ti parlo da professionista, ma ho appena cominciato, quindi considera questo e considera che ogni cosa andrebbe affrontata con prospettiva ampia e non solo mossi da (giustificate) emozioni, che possono portare soltanto a reazioni su reazioni e una guerra tra poveri. Si poteva fare qualcosa?? Prima di tutto andrebbe visto il caso specifico per poter rispondere con più cognizione di causa, ad ogni modo è probabile. Si può fare in base al soggetto che opera e sceglie fin dove spingersi, ma va considerato che in italia va avanti da anni l’arte di tirare a campare e in moltissime professioni, non soltanto può mancare una reale volontà, ma spesso manca un’adeguata preparazione esoprattutto l’appoggio di leggi e strumenti compotenti. Ciò significa che attualmente in Italia il mestiere del Tanatoprattore è considerato “illegale” e di conseguenza la tanatoestetica, che è l’ultimo passaggio da compiersi e dipende dal passaggio precedente, non è ancora disciplinata a dovere, nè vi è in tutta la nazione un’ageduata conoscenza della prassi. Gli ultimi che come me ad esempio hanno fatto un corso di formazione spicifico, trovano addirittura difficoltà nel trovare lavoro, proprio per via di un meccanismo che non richiede attualmente per legge una formazione specifica e quindi “si fa ciò che si è imparato e via” e spesso non si ha la possibilità di intervenire per migliorare le cose. Un tanatoesteta è una persona che ha scelto non soltanto un lavoro ma un Servizio al defunto e pertanto farà del suo meglio in base alle sue conoscenze, preparazione regressa ed etica individuale. Ma delle volte non basta o si è ostacolati in questo. Perciò noi siamo qui a rappresentare un nuovo inizio ed una integrazione a ciò che già viene offerto, volto al miglioramento e completamento del servizio stesso. Un passo alla volta cercheremo di contribuire, ma è chiaro che non sarà possibile cambiare tutto o giudicare l’operato di altri per motivi suddetti. Un caro saluto ed un abbraccio Alice